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L’Islanda è sempre stata il sogno di Fabio, e se mi conoscete, sapete che io sono una gran freddolosa quindi abbiamo sempre rimandato! Eppure, devo dire che anche a me, l’Islanda è rimasta nel cuore e già non vedo l’ora di tornarci. Abbiamo avuto la fortuna di visitarla ben due volte come coordinatori per i nostri viaggi di gruppo, ed è finalmente giunto il momento di condividere con voi tutte le informazioni e i consigli utili per un viaggio di 5 giorni in questo meraviglioso paese.
Una delle prime domande che potreste farvi è: qual è il periodo migliore per andare in Islanda?
L’estate è il periodo perfetto, e infatti coincide con l’alta stagione (quindi più costosa). Le giornate sono lunghissime, il sole splende e le temperature non sono eccessivamente fredde. Inoltre, in estate avrete la possibilità di vedere i puffin, uno dei simboli dell’Islanda. Dall’altro lato, però, non si vede quasi mai l’aurora boreale, sebbene ci possano essere eccezioni (come quest’anno, quando l’aurora è apparsa anche in estate). Se invece siete più flessibili e volete un’esperienza più equilibrata, vi consiglio di optare per la primavera o l’autunno. Le temperature sono fresche ma sopportabili, e avrete molte più probabilità di vedere l’aurora boreale. Inoltre, l’Islanda in queste stagioni è meno affollata e i prezzi tendono a essere leggermente più contenuti.
Per quanto riguarda l’inverno, è una stagione che sconsiglio, soprattutto per chi visita l’Islanda per la prima volta. Il ghiaccio e la neve possono rendere difficile spostarsi e godersi l’esterno, e ci sono pochissime ore di luce, il che limita il tempo che avete per esplorare.
Curiosità extra: L’Islanda è famosa per i suoi fenomeni naturali estremi, dalle aurore boreali alle lunghe giornate estive in cui il sole non tramonta mai. Ma attenzione, anche il meteo può essere estremamente variabile.
Pronti a partire? Iniziamo con il nostro itinerario di 5 giorni!
Il primo giorno del nostro itinerario in Islanda inizia con un consiglio pratico: è fondamentale noleggiare una macchina. Potete farlo facilmente online prima del vostro arrivo. Noi ci affidiamo spesso a Hertz, ma ci sono diverse compagnie affidabili tra cui scegliere. L’importante è stipulare un’assicurazione completa, così da essere coperti per qualsiasi tipo di danno (le strade islandesi possono essere pericolose soprattutto in inverno!). Attenzione anche alla richiesta della carta di credito al momento del ritiro dell’auto: partite preparati!
Se arrivate in Islanda la mattina, potete iniziare subito il vostro viaggio on the road con il famoso Golden Circle, uno dei percorsi turistici più iconici del paese. Se invece arrivate nel pomeriggio, vi consiglio di trascorrere la prima notte nella capitale, Reykjavík, per riposarvi prima di partire.
Prima tappa: Parco Nazionale Þingvellir (Thingvellir)
Il nostro primo stop è il Parco Nazionale Þingvellir, patrimonio mondiale dell’UNESCO. È qui che si tenne il primo parlamento islandese, l’Alþingi, nel 930 d.C. Le placche tettoniche nordamericana ed eurasiatica si incontrano proprio in questo punto, creando uno spettacolo geologico mozzafiato.
Seconda tappa: Geyser Strokkur
Proseguiamo verso la nostra seconda tappa: Strokkur, uno dei geyser più attivi e famosi dell’Islanda. Ogni pochi minuti erutta, lanciando un getto d’acqua bollente fino a 20-30 metri d’altezza.
Terza tappa: Cascata Gullfoss
La terza tappa del nostro tour è Gullfoss, la cascata più famosa d’Islanda. Con i suoi 31 metri di altezza e due spettacolari salti, è una delle più imponenti del paese. Se siete fortunati troverete un arcobaleno che attraversa la cascata.
Quarta tappa: Cratere Vulcanico Kerid
Terminiamo la giornata con una visita al Cratere Vulcanico Kerid. Questo cratere ospita un lago di un intenso colore blu che contrasta con le rosse pareti vulcaniche. Il cratere ha un’età di circa 3000 anni ed è uno dei pochi siti in Islanda per cui è richiesto un biglietto d’ingresso (circa 3 euro).
E la sera caccia all’Aurora Boreale!
Per monitorare le previsioni e sapere dove dirigervi, vi consiglio di utilizzare l’app “Aurora” che vi fornirà aggiornamenti in tempo reale sulla probabilità di avvistare le luci del nord.
ALLOGGI CONSIGLIATI
Per questo primo giorno noi abbiamo alloggiato a Hella che è perfetta come posizione tra il cratere Kerid e le cascate della giornata successiva.
Noi abbiamo soggiornato al Welcome Riverside Guesthouse (cliccate QUI per il link Booking). È un buon compromesso per un buon prezzo. Ovviamente Guesthouse quindi bagni in comune ma stanze doppie quindi perfetto per una coppia.
In alternativa consiglio:
Il secondo giorno del nostro itinerario islandese è dedicato alle cascate.
Prima tappa: Seljalandsfoss
Iniziamo con una delle cascate più famose d’Islanda, Seljalandsfoss, che si getta da oltre 60 metri di altezza. Una delle particolarità di questa cascata è il sentiero che, nei periodi meno freddi, vi permette di camminare dietro il velo d’acqua potendo ammirare la cascata da un’altra prospettiva. Se viaggiate in autunno, come abbiamo fatto noi, riuscirete a completare il percorso (attenzione, però, perché ci si bagna, quindi portate con voi un impermeabile!). In inverno, purtroppo, il percorso può essere chiuso a causa del ghiaccio.
Curiosità: A soli pochi passi dalla cascata principale, proseguite lungo il sentiero a sinistra e troverete un’altra cascata più nascosta, Gljúfrabúi, dove è possibile letteralmente entrare in una caverna e ammirare la cascata da dentro. L’accesso è un po’ “avventuroso”, ma ne vale assolutamente la pena!
Seconda tappa: Skógafoss
La nostra seconda tappa è un’altra cascata imponente: Skógafoss, che cade da un’altezza di 62 metri. La potenza dell’acqua è impressionante e, nelle giornate soleggiate, è spesso possibile vedere arcobaleni creati dalle gocce d’acqua sospese nell’aria. Mi raccomando salite le scale che vi porteranno in cima alla cascata: da lì, potrete godere di una vista spettacolare del fiume che scorre verso la pianura.
Terza tappa: Diamond Beach
Dopo circa due ore di viaggio, arriverete a uno dei miei luoghi preferiti: Diamond Beach. Questa spiaggia nera deve il suo nome ai blocchi di ghiaccio che si staccano dalla laguna glaciale Jökulsárlón e finiscono sulla riva. Durante i mesi invernali è piena di iceberg, che la rendono ancora più suggestiva. A ottobre, ne abbiamo trovati meno, ma l’atmosfera rimane comunque magica e unica.
Quarta tappa: Laguna Glaciale Jökulsárlón
A pochi passi da Diamond Beach si trova la Laguna Glaciale Jökulsárlón I grandi iceberg che si staccano dal ghiacciaio Vatnajökull galleggiano nelle acque della laguna, creando un paesaggio surreale. Se il tempo e la stagione lo permettono, potete anche fare un’escursione in barca tra gli iceberg (consigliata nei mesi estivi). È uno dei luoghi più affascinanti d’Islanda e una tappa obbligata per chi visita il sud dell’isola.
ALLOGGI CONSIGLIATI
In questo caso abbiamo deciso di fermarci per una notte a Hnappavellir. Si trova a 15 minuti dalla Diamond Beach e Laguna glaciale.
Questa è l’unica notte dove ci concediamo un po’ di benessere infatti abbiamo alloggiato al Fosshotel Glacier Lagoon. Un hotel a 4 stelle dove spesso e volentieri si vede l’aurora boreale essendo nel bel mezzo della natura islandese (ma comunque proprio davanti alla strada principale quindi posizione perfetta). Costa ma ne vale la pena! Inoltre c’è la spa gratuita per tutti gli ospiti. Trovate QUI il link Booking.
In alternativa consiglio Skyrhusid HI Hostel a 10 minuti dalla laguna glaciale. Sempre Guesthouse con camere doppie ma bagno in comune. Trovate QUI il link Booking.
Prima tappa: il Ghiacciaio Vatnajökull
Iniziamo la giornata con una visita al Vatnajökull, il ghiacciaio più grande d’Europa, che copre oltre 8.000 km². Se avete più tempo a disposizione, potete anche esplorare le famose grotte di ghiaccio che si formano sotto il ghiacciaio in inverno.
Seconda tappa: spiaggia Nera di Reynisfjara
Proseguiamo verso la spiaggia nera di Reynisfjara, una delle più famose e spettacolari d’Islanda. Questa spiaggia vulcanica è caratterizzata da sabbia nera, faraglioni basaltici che emergono dal mare e onde potenti. Un luogo tanto affascinante quanto pericoloso: fate attenzione alle onde “sneaker waves”, che possono essere imprevedibili e pericolose ma vi basterà stare a una buona distanza dall’acqua per evitare problemi.
Terza tappa: faro di Dyrhólaey
Dopo aver visitato la spiaggia, ci dirigiamo verso il faro di Dyrhólaey, che offre una vista panoramica incredibile sulla spiaggia nera dall’alto. Da qui, potete ammirare l’estensione della spiaggia e i faraglioni di Reynisdrangar. Questo secondo me è uno dei punti panoramici più belli d’Islanda.
Quarta tappa: relitto dell’aereo abbandonato
Se avete tempo a disposizione, potete concludere la giornata con una visita al relitto dell’aereo abbandonato di Sólheimasandur. Questo è un DC-3 dell’aeronautica militare statunitense che si è schiantato sulla spiaggia nel 1973. Anche se nessuno è rimasto ferito, l’aereo è rimasto lì. La camminata fino al relitto dura circa 45 minuti (solo andata), oppure potete prendere una navetta che costa circa 20 euro andata e ritorno. Sinceramente non lo ritengo imperdibile e non lo riproporrei nei miei viaggi di gruppo, ma a voi la scelta! 🙂
ALLOGGI CONSIGLIATI
In questo caso potete tornare nell’alloggio di Hella (trovate gli hotel consigliati alla fine del giorno 1) oppure potete andare direttamente a Reykjavik.
Nella capitale noi abbiamo alloggiato al Sunna Guestehouse. Io lo trovo ottimo sia come posizione (proprio davanti la famosa Chiesa) che come alloggio. Anche in questo caso avete camere doppie e bagni in comune. Trovate QUI il link booking.
In alternativa consiglio:
Prima tappa: sorgenti Geotermali di Reykjanes
Iniziamo con l’esplorazione delle sorgenti geotermali della zona. Qui, l’attività geotermale è particolarmente intensa, con pozze di acqua calda che gorgogliano e fumarole che emettono vapore dal sottosuolo.
Seconda tappa: faro di Reykjanes
Proseguite poi verso il Faro di Reykjanes, situato su una collina vicina alle sorgenti. Da qui si può ammirare una splendida vista dall’alto della penisola, con le fumarole e le sorgenti geotermali che si estendono sotto di voi.
Terza tappa: ponte tra le Placche Tettoniche
Se avete ancora tempo potete visitare il Ponte tra le Placche Tettoniche. Questo ponte simbolico collega le placche tettoniche nordamericana ed eurasiatica. È un luogo in cui letteralmente camminate tra i due continenti. Non sarà la cosa più bella vista in Islanda ma è una bella esperienza per gli amanti della geografia. 🙂
Quarta tappa: tempo di relax alle Hot Springs
Terminiamo la giornata e la vacanza rilassandoci nelle Hot Springs, con una scelta tra diverse opzioni. Noi abbiamo provato sia la Sky Lagoon che le Hvammsvik Hot Springs. Se amate i luoghi più tranquilli e meno turistici, vi consiglio le Hvammsvik Hot Springs, che offrono un’atmosfera intima e immersa nella natura. La Sky Lagoon, invece, è molto più turistica e spesso sovraffollata e infatti personalmente, non credo che la rifarei, ma dipende dai vostri gusti anche perchè la Sky è sicuramente più vicina alla capitale rispetto alle Hvammsvik.
L’ultimo giorno è dedicato a Reykjavík, la capitale dell’Islanda famosa per le sue case colorate. Il centro città è perfetto per passeggiare e scoprire la cultura locale. Le case colorate sono una delle caratteristiche più iconiche della città: costruite in legno e spesso dipinte in tonalità vivaci.
Non perdetevi una visita alla Hallgrímskirkja, la chiesa più alta di Reykjavík, che offre una vista panoramica sulla città. Esplorate poi le gallerie d’arte e i negozi di design locale che costellano le strade, o concedetevi una pausa in uno dei tanti caffè accoglienti per assaporare un bel cinnamon roll o la famosissima marriage cake (che è una crostata al rabarbaro).
Finite la giornata cenando in uno dei numerosi ristoranti che servono pesce fresco e piatti tipici islandesi.
Vi confermo che è vero che i prezzi in Islanda sono davvero alti. Davvero molto difficile trovare un posto dove un piatto costa meno di 20 euro. Anche i panini hanno un costo dai 16 ai 20 euro. La soluzione è il supermercato. Tutte le sere che sapevamo di essere in Guesthouse ne approfittavamo per fare la spesa e cucinare qualcosa. Anche il supermercato ha prezzi sicuramente più alti dei nostri ma comunque si riesce a risparmiare qualcosa. Ecco perchè consiglio spesso le guesthouse: oltre ad avere un costo minore rispetto agli hotel vi permettono di poter cucinare e quindi risparmiare qualcosa sul costo del cibo.
Vi ricordo che nel mio profilo Instagram trovate tutte le storie in evidenza con i video giorno per giorno dei nostri viaggi in Islanda e ovviamente anche un video riepilogativo di questo itinerario. Lo trovate qui.
E buon viaggio 🙂
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